Pazienti con diabete mellito: Ticagrelor superiore a Clopidogrel
I pazienti affetti da diabete presentano una maggiore reattività piastrinica e un aumentato rischio di eventi ischemici e di sanguinamenti susseguenti a sindromi coronariche acute.
Nelo studio PLATO ( PLATelet inhibition and patient Outcomes ) Ticagrelor ( Brilinta, Brilique ) ha ridotto l’endpoint primario composito rappresentato dalla mortalità cardiovascolare, infarto del miocardio o ictus, con un’incidenza simile di sanguinamenti maggiori rispetto a Clopidogrel ( Plavix ).
L’obiettivo di questo sotto studio è stato quello di verificare la riduzione del rischio cardiovascolare nei pazienti con diabete mellito o con scarso controllo glicemico.
L’analisi ha riguardato 4.662 pazienti con preesistente diagnosi di diabete mellito, di cui 1.036 in trattamento con Insulina, e 13.951 soggetti senza diabete.
E’ stata osservata una riduzione dell’endpoint composito primario ( hazard ratio, HR=0.88 ), della mortalià generale ( HR=0.82 ) e della trombosi intrastent ( HR=0.65 ) con nessun aumento dei sanguinamenti maggiori ( HR=0.95 ) con Ticagrelor in tutta la popolazione della coorte e indipendentemente dalla presenza o meno di diabete.
Ticagrelor ha ridotto l’endpoint primario, la mortalità per qualsiasi causa e la trombosi dello stent anche nei pazienti con emoglobina glicata sopra il valore mediano ( rispettivamente, HR=0.80, HR=0.78, HR=0.62 ) con tassi di sanguinamento simili.
In conclusione, Ticagrelor è in grado di ridurre gli eventi ischemici nei pazienti con sindrome coronarica acuta rispetto a Clopidogrel anche nei pazienti con diabete mellito, indipendentemente dal controllo glicemico, senza aumentare gli eventi emorragici gravi. ( Xagena_2010 )
James S et al, Eur Heart J 2010; 31: 3006-3016
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