Alogliptin nel trattamento del diabete mellito di tipo 2
Per il trattamento del diabete mellito di tipo 2, sono disponibili in Italia Vipidia ( Alogliptin ) e le terapie in combinazione a dosaggio fisso Vipdomet ( Alogliptin e Metformina HCI ) e Incresync ( Alogliptin e Pioglitazone ).
Il principio attivo di Vipidia, Aloglitin, è un inibitore della dipeptidil-peptidasi-4 ( DPP-4 ). Agisce bloccando la degradazione nell’organismo delle incretine. Questi ormoni, che vengono rilasciati dopo un pasto, stimolano la produzione di insulina da parte del pancreas. Bloccando la scomposizione degli ormoni incretine nel sangue, Alogliptin prolunga la loro azione stimolando il pancreas a produrre una maggiore quantità di insulina quando i livelli di glucosio nel sangue sono elevati.
Alogliptin non è efficace se il glucosio nel sangue è basso.
Alogliptin inoltre riduce la quantità di glucosio prodotto dal fegato aumentando l’insulina e riducendo i livelli dell’ormone glucagone. Insieme, questi processi riducono i livelli di glucosio nel sangue e aiutano a controllare il diabete mellito di tipo 2.
Vipidia è stato studiato in sette studi principali su 5675 adulti affetti da diabete mellito di tipo 2. Cinque degli studi mettevano a confronto Vipedia con il placebo, in monoterapia o in combinazione ad altri farmaci anti-diabete, in pazienti su cui trattamenti precedenti non avevano avuto effetto.
In altri due studi Vipidia è stato messo a confronto con i farmaci antidiabete Glipizide e Pioglitazone in pazienti che stavano già assumendo Metformina.
La principale misura dell’efficacia in tutti gli studi era data dalla variazione dei livelli di emoglobina glicata ( HbA1c ), che è la percentuale di emoglobina legata a glucosio nel sangue.
I livelli di HbA1c danno una indicazione del grado di controllo del glucosio nel sangue. I livelli di HbA1c sono stati misurati dopo 26 settimane nel caso dell’uso di Vipidia in monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabete, e dopo 52 settimane quando Vipidia era messo a confronto con Glipizide o Pioglitazone.
In tutti gli studi Vipidia ha condotto ad una diminuzione del livello di HbA1c, a indicazione del fatto che i livelli di glucosio nel sangue si erano ridotti.
In monoterapia o in combinazione con altri farmaci antidiabete, Vipidia era in grado di ridurre i livelli di HbA1c dello 0.48-0.61% in più rispetto al placebo.
Vipidia alla fine si è dimostrato efficace quanto il Pioglitazone nel ridurre l’HbA1c in aggiunta a Metformina, tuttavia lo studio di confronto tra Vipidia e Glipizide non aveva ancora raggiunto esiti conclusivi.
L’effetto indesiderato più comune di Vipidia ( che può riguardare fino a 1 persona su 10 ) è il prurito.
Vipidia non deve essere utilizzato nelle persone ipersensibili ( allergiche ) al principio attivo o a uno qualsiasi degli altri ingredienti oppure in persone che in precedenza hanno avuto una reazione allergica grave all’inibitore della DPP4. ( Xagena_2015 )
Fonte: EMA, 2015
Xagena_Medicina_2015