Exenatide in aggiunta ad un glitazone nei pazienti con diabete di tipo 2, controllati in modo insufficiente


La terapia con Exenatide ( Byetta ) è risultata efficace quando associata alla Metformina ( Glucophage ) o alla sulfonilurea nel trattameto del diabete di tipo 2.
L’efficacia dell’associazione Exenatide con i tiazolidinedioni, noti anche come glitazoni, non è stata mai studiata.

Uno studio clinico ha confrontato gli effetti dell’Exenatide, rispetto al placebo, nel controllo glicemico.

Hanno preso parte allo studio 233 pazienti con diabete di tipo 2 che non erano perfettamente controllati con un tiazolidinedione ( con o senza Metformina ).

Il livello medio dell’emoglobina glicata, al basale, era di 7,9%.

Ai pazienti è stato somministrato per via sottocutanea ( addome ), placebo oppure Exenatide 10 microg, 2 volte die, in aggiunta ad un glitazone ( con o senza Metformina ), per 16 settimane.

L’outcome primario era rappresentato del cambiamento dei livelli di emoglobina glicata ( HbA1c ), rispetto al basale.

Il trattamento con Exenatide ha ridotto il livello di HbA1c ( differenza media: - 0,98% ), il livello di glicemia a digiuno ( differenza media: -1,69 mmol/l ) ed il peso corporeo ( differenza media: -1,51 kg ).

Il 16% dei pazienti nel gruppo Exenatide ed il 2% nel gruppo placebo hanno dovuto interrompere il trattamento a causa del presentarsi di eventi avversi.

Nel gruppo Exenatide il 40% dei pazienti ha sofferto di nausea da lieve a moderata, il 13% di vomito, l’11% di ipoglicemia.
Nel gruppo placebo, il 15% dei pazienti ha presentato nausea, l’1% vomito ed il 7% ipoglicemia.

Lo studio ha dimostrato che l’Exenatide è in grado di migliorare il controllo glicemico, di ridurre il peso corporeo, ma è associata ad una più alta incidenza di eventi avversi nei pazienti con diabete di tipo 2, non ben controllati dalla terapia con glitazoni. ( Xagena_2007 )

Zinman B et al, Annals 2007; 146: 477- 485



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