Analogo GLP-1 e terapia di combinazione con Insulina nella gestione di adulti con diabete mellito di tipo 2


Per valutare l'efficacia e la tollerabilità della combinazione di analoghi GLP-1 ( glucagone-like peptide-1 ) e di Insulina nella gestione del diabete mellito di tipo 2 negli adulti è stata effettuata una revisione della letteratura scientifica.

Exenatide ( Byetta ) è un agonista del recettore GLP-1, somministrato per via sottocutanea, che viene utilizzato per il miglioramento del controllo glicemico negli adulti con diabete mellito di tipo 2. Attraverso azioni simili a quelle del GLP-1 endogeno, Exenatide contribuisce al miglioramento del controllo glicemico post-prandiale e alla perdita di peso.

L'uso concomitante di Insulina ed Exenatide non è attualmente approvato dalla Food and Drug Administration ( FDA ), a causa della mancanza di dati da studi clinici. Tuttavia, la combinazione di Insulina ed Exenatide potrebbe essere vantaggiosa, soprattutto per ridurre l'aumento di peso, in particolare nei pazienti obesi con diabete mellito di tipo 2.

Diversi piccoli studi prospettici e retrospettivi che hanno valutato la terapia di combinazione hanno trovato riduzioni statisticamente significative nei livelli di emoglobina A1c ( HbA1c ), nel peso e nelle dose di Insulina totale giornaliera.
I più comuni effetti avversi riportati sono stati gli effetti gastrointestinali, come nausea e vomito, e ipoglicemia.

Anche se vi è una quantità limitata di dati e non tutti gli studi hanno dimostrato una riduzione di HbA1c, la combinazione di Exenatide con la terapia insulinica sembra essere una scelta sicura nella gestione del diabete mellito di tipo 2. Essa può rappresentare una promettente strategia terapeutica per alcuni pazienti, dato che sono state osservate riduzioni di peso e dei dosaggi di Insulina. Sono necessari ulteriori studi prospettici per accertare l’efficacia a lungo termine e la sicurezza di questa combinazione così come la sua collocazione in terapia. ( Xagena_2010 )

Tzefos M, Olin LJ, Ann Pharmacother 2010; 44: 1294-1300



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